NOTA STAMPA Fine vita, Alice Parma (Pd): “Serve una legge nazionale, il Parlamento si prenda le sue responsabilità. Assurdo scagliarsi contro le Regioni che provano solo a colmare lacune per garantire diritti”
“Lo dico da anni, serve una legge nazionale sul fine vita. Il Parlamento deve prendersi le proprie responsabilità e colmare il vuoto normativo sottolineato dalla Corte Costituzionale nel 2019 e poi di nuovo nel 2024. Ha ragione il Presidente De Pascale: è un paradosso attaccare la Regione Emilia-Romagna che ha solo tentato, con strumenti amministrativi, di garantire un diritto costituzionalmente riconosciuto ad un proprio cittadino. Il tema è che se manca una legge non si possono di certo accusare le Regioni, la competenza è statale, siamo tutti d’accordo. Ma strumentalizzare questo tema per scopi politici quando si parla di sofferenza, malattia e diritto ad autodeterminarsi nel rispetto della legge, come è successo in questo caso con il ricorso al Tar dell’Emilia-Romagna da parte di Forza Italia, diventa disumano e ingiusto. Attendiamo la valutazione del tribunale, che rispetteremo, ma è chiaro che servirà aspettare il 15 maggio per comprendere nel merito se la delibera adottata dalla Regione Emilia-Romagna verrà ritenuta conforme o meno. Ma questi sono tecnicismi: davanti ad un tema così importante le persone non possono essere lasciate sole. È il momento di un intervento nazionale che chiarisca la materia, garantisca parità di trattamento sui territori, riconosca finalmente e correttamente l’accesso al suicidio assistito. Si tratta di rispettare la Costituzione e le persone, niente di più” commenta Alice Parma, vice capogruppo Pd in Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna.
Alice Parma Consigliera regionale Ufficio stampa