Anche se lui è superpartes, e noi no. Anche se sul passato governo è molto elegante, mentre noi qualcosa in più la dobbiamo dire. Anche se vorremmo che parlasse un po' più di equità. Però dice quello che ci ripetiamo da un po'. Che l'Italia non può prescindere dall'Europa, e soprattutto che la politica non può non avere una prospettiva europea, se non internazionale (e questo lo deve fare anche il PD, e timidamente lo sta facendo). Che la manovra è il nostro apporto a questo percorso, per quanto doloroso possa essere. Che in questo periodo di governo straordinario i partiti devono ritrovare le loro identità, perchè un governo di larghe intese ci sta all'uscita da una fase come quella che abbiamo passato, ma poi alle elezioni occorre ristabilire una sana e dialettica alternanza (e di questo bisogna che alcuni se ne facciano una ragione).
E che i partiti, per ritrovarsi, devono ritrovare la società, devono rinnovarsi e riformarsi, con un occhio al futuro, ai giovani e all'Europa.
clicca qui per leggere il discorso di Napolitano rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civileGiovanni Carghini