Dissesto idrogeologico. Conclusi i lavori di consolidamento della parete sud della Rupe di San Leo. Alice Parma (Pd): “Investiamo nella sicurezza e nella tutela del territorio. Risultato dato dalla collaborazione pronta ed efficiente tra Regione Emilia-Romagna e enti locali” Sono terminati i lavori del primo stralcio di consolidamento della parete sud della Rupe di San Leo. “Un intervento fondamentale per la messa in sicurezza di uno dei luoghi simbolo dell’Emilia-Romagna, che ha un grande valore storico, paesaggistico, culturale e sociale. Un’opera resa possibile grazie a un finanziamento di 2 milioni di euro, all’interno del programma condiviso tra la Regione Emilia-Romagna e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica” annuncia Alice Parma, vice capogruppo Pd in consiglio regionale. Un intervento che ha previsto l’impiego di tecniche altamente specialistiche, con l’utilizzo di barre in acciaio lunghe fino a 40 metri per la chiodatura del versante e l’installazione di un sistema di monitoraggio automatico in grado di controllare, in tempo reale, l’evoluzione delle condizioni geologiche della parete. “Quest’opera rappresenta un passo importante nella strategia della Regione per la prevenzione del dissesto idrogeologico e la salvaguardia della sicurezza dei cittadini ed è frutto di una grande collaborazione tra enti regionali e locali che hanno fin da subito affrontato la questione con efficacia ed efficienza– continua Parma - Mettere in sicurezza la Rupe di San Leo significa proteggere un’intera comunità e un patrimonio di valore unico, agendo concretamente per la resilienza del nostro territorio. Il consolidamento della parete sud proseguirà con un secondo stralcio, su cui è quasi completata la progettazione esecutiva. Sono già disponibili ulteriori 3,4 milioni di euro, stanziati all’interno della programmazione nazionale 2024 del MASE, per completare l’opera di messa in sicurezza. L’intervento appena concluso si inserisce in un più ampio piano di consolidamento della Rupe avviato dalla Regione dopo il crollo del 2014 - aggiunge la consigliera dem - In questi anni sono stati completati importanti lavori anche sulla parete est e lungo i versanti del fosso Campone, con un investimento complessivo di oltre 3,1 milioni di euro, provenienti da fondi del PNRR, del MASE e della stessa Regione Emilia-Romagna. Il nostro impegno per la difesa del suolo e per la tutela delle aree più fragili è continuo ed è al centro di questo mandato regionale, come abbiamo chiarito più volte insieme al Presidente De Pascale e come abbiamo dimostrato da subito raddoppiando le risorse fino a 50 milioni di euro sulla manutenzione, sulla prevenzione e su una progettazione del territorio sostenibile e nuova attraverso la programmazione dell’Agenzia di Protezione Civile – conclude la consigliera –. Interventi come quello di San Leo, che non è l’unico sul territorio - penso al secondo stralcio dei 120 milioni destinati alle somme urgenze causate dalle alluvioni destinati proprio a San Leo insieme ad altri comuni della provincia come Novafeltria e Sant’Agata Feltria - dimostrano quanto la Regione Emilia-Romagna sia attenta alla salute e alla sicurezza del proprio territorio, al benessere delle comunità locali e alla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale che la rendono unica in Italia.”
Alice Parma
ufficio stampa