
“L’Emilia-Romagna è attenta ai temi della sostenibilità ambientale e del contrasto all’inquinamento e può fare qualcosa che sia davvero incisivo a riguardo. Possiamo diventare la prima regione plastic free in Italia, grazie a un insieme coordinato di azioni che coinvolgano pubblico e privato e che abbracciano istituzioni, scuole, filiera produttiva e del terziario. In palio non c’è un primato da conquistare, ma un futuro da difendere”. La consigliera regionale del Pd
Nadia Rossi sposa la proposta presentata questa mattina dai Gruppi Assembleari PD, SI, èViva e della Federazione regionale dei Verdi per fare dell’Emilia-Romagna la prima regione in Italia plastic free a 360 gradi, promuovendo la riduzione dell’incidenza della plastica monouso sull’ambiente, e promuovendo la transizione verso un’economia circolare e sostenibile.
“Un piano di azioni trasversale per fare dell’Emilia-Romagna la prima regione plastic free d’Italia: è questa la proposta del centrosinistra che propone la Regione, i Comuni e il pubblico come esempio con il pungolo prezioso delle associazioni del territorio. – sintetizza Nadia Rossi – L’attenzione a riguardo è alta e anche la comunità è già in campo ed è protagonista di questa campagna a tutela del nostro mare e del nostro pianeta”.
“La ‘crociata’ alla plastica monouso è per certi versi diventata una moda, ma ben venga se questo può contribuire a lanciare modelli di comportamento virtuosi. – aggiunge la consigliera – Già quest’estate da Rimini, è partito un messaggio chiaro su cosa significa agire per salvare l’ambiente. Non solo sensibilizzazione ma azioni concrete, dal divieto dell’utilizzo dei bicchieri e delle cannucce monouso in spiaggia inserito nell’ordinanza balneare, all’attenzione dei materiali utilizzati nei grandi eventi sia pubblici sia realizzati in collaborazione con i privati, passando per le campagne di informazione promosse con grande passione dai tanti soggetti attivi sul territorio, sempre più numerosi anche grazie al traino di movimenti come Friday for Future che ha contribuito a risvegliare le comunità sui rischi che corriamo se non diamo priorità alla tutela dell’ambiente”.
La proposta si compone di cinque punti per una strategia coordinata di azioni, dall’eliminazione della plastica monouso nelle sedi dell’amministrazione regionale con la previsione di una clausola contrattuale plastic free per l’erogazione dei contributi regionali assegnati attraverso i bandi e le gare di appalto dei servizi pubblici, all’applicazione di misure dirette a favorire una economia circolare della produzione e utilizzo della plastica, passando per l’abbandono delle plastiche monouso negli eventi sportivi, culturali, sagre e feste. È poi prevista l’Intensificazione degli interventi a favore dell’obiettivo mare pulito e il sostegno alle imprese e ai settori economici che nella ricerca di soluzioni e materiali alternativi alla plastica.