IL PARTITO DEMOCRATICO ADERISCE AL PSE

28 febbraio 2014

Pubblicato in: Attualità
L'adesione del PD al Pse è stata approvata dalla Direzione nazionale con 121 sì un contrario e due astenuti. Un evento storico che corona il lavoro di tanti, in Italia e in Europa. Il socialismo ha una storia antica e un futuro importante nelle lotte per l'emancipazione nel nuovo secolo. Nel partito europeo dove siedono i progressisti di tutta Europa si riunifica la migliore tradizione del movimento operaio e democratico italiano. L'adesione al Pse è una scelta politica chiara e non ideologica. Siamo insieme nel socialismo europeo, nello stesso partito dove hanno militato i partiti di Engels, Mitterand, Willy Brant e Olaf Palme. Aderiamo a un blocco di forze politiche molto radicate e contribuiamo a costruire insieme a loro un programma dei progressisti europei che in realtà rappresenta un cantiere, un lavoro in corso da anni. Serve oggi una sintesi forte che sia l'antidoto anche alle forze nazionaliste e disgreganti. La seconda repubblica è stata caratterizzata dalla debolezza della politica e dei partiti. Questo passaggio oggi ci può consentire di superare vincolo esterno dell'Europa e il Semestre europeo rappresenta una grande opportunità nel contribuire ad un'agenda europea che punti alla crescita. Innanzitutto sul cambiamento delle politiche macroeconomiche, ma anche le vicende sulle politiche del lavoro e i rapporti contrattuali. Per il Pd avere una stabile collocazione internazionale è un modo per far contare di più l'Italia in Europa e per contribuire a ricostruire un'Europa dei diritti e della crescita e non solo quella dell'ottusità del rigore e del monetarismo. Per il Pse l'adesione del Pd è un momento di arricchimento e di crescita visto che il nostro Partito è tra le forze di sinistra europee che hanno ottenuto i risultati più forti in Europa.
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