La settantesima Mostra del Cinema di Venezia ha omaggiato ieri Federico Fellini con il film diretto da Ettore Scola, "Che strano chiamarsi Federico", proiettato alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ora è doveroso che anche la televisione pubblica italiana ricordi degnamente il Maestro nel ventennale della sua scomparsa. E' la sollecitazione avanzata dal deputato PD riminese Tiziano Arlotti, che ha scritto al presidente della Commissione di vigilanza Rai, Roberto Fico, e ha depositato un'interrogazione al ministro dei Beni e delle attività culturali, Massimo Bray."Il 31 ottobre 2013 ricorre il ventennale della scomparsa di Federico Fellini, l'artista e intellettuale italiano che più di ogni altro ha segnato il Novecento in ambito internazionale, insignito di cinque premi Oscar e di riconoscimenti prestigiosi in ogni parte del mondo - ricorda Arlotti -. Si celebrano inoltre quest'anno i decennali di quattro capolavori del Maestro del cinema italiano: I vitelloni, 8 e ½ , Amarcord, E la nave va".
Così come avviene per i geni di ogni tempo, continua il deputato PD, la ricorrenza rappresenta un'occasione straordinaria per fare il punto sull'eredità poetica e intellettuale di uno dei geni italiani più conosciuti al mondo. "Su internet, 14 milioni di pagine citano a tutt'oggi il nome di Fellini. Sotto la sigla di Fellinianno 2013 il Comune di Rimini, città che diede i natali al Maestro, organizza e promuove una collana di iniziative e di appuntamenti per ricordare il ventennale dalla sua scomparsa. Credo sia doveroso che anche la Rai, radiotelevisione italiana, inserisca la trasmissione delle opere di Federico Fellini nei palinsesti dei propri canali televisivi in occasione di questa importante ricorrenza. Sollecito inoltre a valorizzare l'opera del grande regista anche attraverso le Ambasciate d'Italia all'estero, con iniziative in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e con la rete degli Istituti italiani di cultura".