La trasformazione di Agenzia di Mobilità in Agenzia di Mobilità Provincia di Rimini-SRL Consortile e successiva aggregazione alle altre due società di gestione del servizio di Trasporto Pubblico Locale della Romagna è un atto dovuto se non necessario. E' ora di finirla con i tatticismi iniqui ed infondati. La scelta di creare un sistema di servizi pubblici e di adeguare la gestione di questi servizi alla stessa tipologia societaria non è stato deciso ieri, ed il Sindaco Ceccarelli lo sa bene. La fusione è cominciata nel 2009 con l'allora START confluita dopo ben 3 anni in START ROMAGNA. I cittadini, da allora utilizzano i servizi pubblici quotidianamente e la scelta non è ricaduta su di loro dal punto di vista del disservizio. Ora si va a completare il passaggio definitivo di una riforma prevista dal legislatore che deve necessariamente garantire la massima efficienza e un miglior servizio.Le scelte delle politiche della nostra Regione già da tempo hanno abbracciato la linea della riduzione dei costi e del contenimento delle spese. Scelte queste che sono in linea con le normative nazionali che hanno previsto dal 2008 in poi una riforma che garantisse la liberalizzazione della gestione, mantenendo in mano pubblica la funzione di controllo che verrà esercitata dalla nuova società consortile, che sarà in grado viste le sue dimensioni ottimali di cogliere le migliori economie di scala. Il Sindaco Ceccarelli ci spiegherà, come mai la sua decisione, fino a poco tempo prima delle elezioni del 2014, era favorevole a questa prospettiva di visione strategica del trasporto pubblico poi è mutata improvvisamente. Possiamo forse azzardare due scenari la prima possibilità l’ex Ass. Magnani che rappresentava il Sindaco nella riunione di Agenzia Mobilità dell’aprile scorso ha clamorosamente sbagliato, da qui la non riconferma (cosa assai improbabile). Seconda ipotesi si sta creando un asse “azzurro” che vada in sostegno, sulle posizioni più estreme anti Trc, del nuovo Sindaco di Riccione Tosi, sostenendola nella sua battaglia di retroguardia.
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Partito Democratico / Bellaria Igea Marina