In seguito all’adozione della “Proposta di Piano regionale di gestione dei rifiuti” tramite la delibera del 3 febbraio scorso da parte della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, e alla successiva pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione (con 60 giorni di tempo per la presentazione delle osservazioni), si è avviata la fase che porterà alla sua approvazione definitiva, da parte dell’Assemblea legislativa.
In attuazione delle politiche europee e nazionali, il Piano regionale si pone come obiettivi da perseguire entro il 2020 una serie di attività di prevenzione - riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti, incentivazione della del riutilizzo, del riciclaggio e della raccolta differenziata, recupero energetico – in modo da minimizzare il conferimento in discarica.
Il Piano si propone poi di garantire l’autosufficienza per lo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali prodotti nell’ambito regionale, mediante l’utilizzo ottimale degli impianti esistenti, di minimizzare lo smaltimento a partire dal conferimento in discarica e di applicare “principio di prossimità”, tenendo conto del contesto geografico e della necessità di impianti specializzati per determinate tipologie di rifiuti, nonché della effettiva presenza di un consolidato mercato del recupero.
Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, nei giorni scorsi, il consigliere regionale di Rimini Roberto Piva ha incontrato il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Alfredo Bertelli. Durante l’incontro, il consigliere Piva ha ribadito la sua contrarietà a ricevere rifiuti da altre regioni, insieme alla soddisfazione per l’annunciata eliminazione della terza linea dell’impianto di Raibano.
“Il fabbisogno di trattamento – spiega Piva - sarà soddisfatto dalla linea attualmente funzionante, con la conseguente riduzione della capacità del termovalorizzatore a 125 mila tonnellate annue”. “Si conferma pertanto – conclude Piva – quanto già detto dalla Regione ai Sindaci dei Comuni interessati”.