Il PD di Coriano raccoglie la richiesta di aiuto dei residenti e degli imprenditori corianesi. In questo momento difficile per l’economia del nostro paese, in cui moltissime persone si sono ritrovate senza lavoro e tante aziende sono a rischio fallimento, dal Comune arriva l’ennesima bastonata, la TARES. Quest’anno i comuni hanno la libertà di scegliere se continuare ad applicare la TARSU o passare alla nuova TARES, molto più pressante economicamente per i cittadini. Il comune di Coriano guidato dal sindaco Mimma Spinelli ha scelto irrevocabilmente di passare a questa tassa, maggiorata per quasi tutti i cittadini ed imprese ad esclusione di pochi fortunati (banche e autosaloni in primis).
Gli aumenti più significativi riguardano pizzerie, bar e abitazioni (monolocali in cui abitano 3 persone) che in alcuni casi toccano il 289% di aumento rispetto il 2012. Paradossalmente le banche e in generale gli istituti di credito hanno avuto una riduzione del 63%.
"La giunta Spinelli giustifica lo sproporzionato aumento con la logica chi più inquina più paga, principio giustissimo - afferma Cristian Paolucci, coordinatore del PD di Coriano -, ma non mi sembra che in questo caso sia rispettato, se pensiamo che una banca paga il 70% in meno di un appartamento di 60 mq (2,27 €/mq la banca contro 3,10 €/mq l’appartamento). Prendendo atto che negli appartamento di questo tipo abitano generalmente giovani coppie con un figlio o pensionati, l’aumento ricadrà sulle fasce più deboli e già molto penalizzate".
I consiglieri di opposizione Righetti, Fabbro e Tordi hanno proposto più volte di rimanere a TARSU, ma la giunta Spinelli non ha tenuto minimante in considerazione le proposte avanzate