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MOZIONE DEI CIRCOLI PD DI RIMINI

2 agosto 2013

Pubblicato in: Attualità

Dall'autunno del 2012, come noto, i Circoli del PD di Rimini hanno intrapreso in modo indipendente, autonomo e originale un percorso di "autogoverno" sul proprio territorio organizzandosi in un coordinamento permanente formato dai coordinatori di circolo e promuovendo l'iniziativa politica territoriale attraverso un più ampio coinvolgimento di tutti mediante l'esperienza -unica nel panorama Nazionale- dell'Assemblea Permanente dei Circoli.

Questo semplice quanto improvviso ribaltamento della piramide gerarchica e organizzativa ha prodotto nel tempo un miglioramento in termini di partecipazione, di qualità dell'azione politica e di tenuta del PD locale grazie al superamento delle vecchie e nuove logiche di corrente, di litigi e di divisioni che da ultimo - preme purtroppo ricordare - hanno prodotto come esempio maximo in parlamento la disfatta sulla elezione del Presidente della Repubblica.

Tornando all'esperienza nuova maturata nel PD riminese come antidoto ad un partito troppo litigioso e votato al personalismo, vogliamo perciò che questo stato di cose possa codificarsi in una mozione da presentare alla base degli iscritti riminesi, giocarcela ai prossimi congressi come proposta fuori dal coro, innovativa e totalmente dedicata, scritta e predicata per i circoli, con i circoli e dai circoli. Sia  chiaro: rifuggendo  qualsiasi  avvallo dell'ultim'ora  - semmai  ci  sarà  -  da  personalità politiche  e  amministrative  di  spicco  del nostro territorio.

Tutto nasce dalla ripresa del tema fondamentale che ha prodotto la nascita del PD stesso: il ribaltamento della prospettiva per cui il luogo della sintesi politica è il Circolo. Il registro di fondo, la nostra chiave di violino è in ultima analisi "esemplificare".

1) Mai più "Segreteria".

Il concetto di Segreteria è obsoleto e deve perciò essere superato. Non può più essere il luogo in cui col bilancino si misurano le diverse correnti del PD. La Mozione dei Circoli non prevede una Segreteria, o meglio quella che scaturirà automaticamente sarà semplicemente un "Coordinamento dei coordinatori dei Circoli" (gli eletti), a loro volta coordinati da un Coordinatore/Segretario Comunale eletto secondo regolamento vigente. Punto.

2) Un solo ruolo alla volta.

Le importanti cariche di partito quale quelle di Coordinatore di Circolo, Comunale e via via in sù richiedono  - in un momento di così grande difficoltà sociale e politica - tempo e dedizione perciò non possono essere compatibili con qualsiasi altra carica sia essa amministrativa o organizzativa all'interno del PD. L'impegno preso una volta eletti a Coordinatore, inoltre, va mantenuto fino alla fine della propria scadenza naturale senza usare il proprio ruolo come trampolino di lancio.

3) Assemblea Permanente dei Circoli

Si riconosce l'Assemblea Permanente dei Circoli riminesi come il luogo della più ampia e concreta partecipazione, nonchè della sintesi allargata e condivisa dell'azione politica del PD di Rimini, il luogo in cui a cadenza temporale (e comunque ogni qualvolta ce ne sia bisogno) vengano affrontati i temi, le idee e le proposte che scuotono, che animano, che premono dalla base il PD. E' il luogo dove per esempio vorremmo potessero essere discusse anche le linee generali del PD nazionale, es. le alleanze, le posizioni in particolari casi/temi (es. le tematiche cosiddette sensibili), incominciando noi (dalla base e da un piccolo Comune tra tanti della nostra penisola) a mandare sistematicamente i verbali delle nostre riunioni a tutti i livelli superiori come piccole ma inesorabili gocce del cambiamento.

4) PD e Amministrazione

Il rapporto con l'amministrazione comunale e con i propri eletti (in primis i consiglieri) si fa più chiaro e intenso.
Promuovendo iniziative pubbliche di confronto con assessori e sindaco. Ma anche fissando un incontro periodico - almeno quadrimestrale -  con i propri consiglieri presso l'Assemblea dei Circoli. Tale modello va esteso similarmente e verticalmente sino forme di governo nazionale.  Ancora per quanto riguarda il rapporto con l'amministrazione: c'è un processo di selezione della leadership ampiamente codificato (le primarie aperte) che ci impegniamo a perseguire e poi un processo di costruzione del progetto politico in cui riconosciamo in primo luogo i contenuti per costruire l'alleanza con i cittadini. Sotto quest'ottica va ripensata la strategia: tutto ciò che riguarda le alleanze e le coalizioni vanno discusse apertamente nei circoli, tutto ciò che compete per ruolo, regolamenti e facoltà agli amministratori è materia degli amministratori. Il PD fa un passo indietro su tutto ciò che non gli compete (es. le nomine) per fare un passo avanti su ciò che è propria prerogativa: la costruzione chiara del progetto politico.

5) PD e rappresentanza

Dobbiamo avere tutti il coraggio politico di ricominciare. Nei congressi di Circolo si vada a ritrovare la propria legittimità a "dirigere", mai più quindi a delegati di diritto nelle assemblee comunali, provinciali, regionali e nazionali. Si eleggano assemblee congressuali meno numerose ma con più capacità di direzione politica. Nei sopracitati coordinamenti comunali siano presenti i coordinatori/segretari di circolo, in quelle provinciali siano protagonisti i coordinatori/segretari comunali ... e così via per i livelli più alti. No alle correnti interne sempre negate ma di fatto molto ben organizzate. Ancora sì alle primarie, ma le vogliamo per scegliere idee e programmi e non solo nomi. Sì alle modifiche del nostro statuto che rendano il PD indipendente (anche da chi governa), capace di idee, con livelli di responsabilità riconoscibili e unito.  E' una proposta che "apre" e che fa tornare protagonisti gli iscritti e gli elettori del centrosinistra.

Questi pochi punti li poniamo all'attenzione di tutti gli iscritti perchè siano discussi, migliorati e ampliati, per essere infine pronti per le prossime cadenze autunnali. Ai congressi i Circoli del PD di Rimini si presenteranno con una propria mozione da porre a confronto e arricchimento con le altre che vorranno presentarsi.

Ci auspichiamo che anche a livello provinciale possa presentarsi l'occasione di un analogo percorso.

II Coordinamento dei Circoli di Rimini


 


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