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Trc, le dichiarazioni dei deputati Emma Petitti e Tiziano Arlotti

2 aprile 2013

Pubblicato in: Comunicati Stampa

Mi si perdoni la leggerezza della metafora, ma il deputato Sergio Pizzolante mi ricorda un famoso film quando esclama “Si può fare!” parlando di fermare il Trc e utilizzare i finanziamenti per altre opere. Un'operazione mostruosa che abbiamo visto come nella pellicola va a finire.
Più seriamente e fuor di metafora, inviterei Pizzolante, visto che auspica un lavoro comune con i colleghi riminesi e le amministrazioni locali, a lavorare non su improbabili e fantasiosi decreti e proposte di legge, ma a rimboccarsi le maniche e intraprendere insieme un'iniziativa che ci consenta di trovare le risorse da destinare alla salvaguardia della balneazione della nostra riviera.
Azioni legislative differenti, come appunto quelle ipotizzate dal deputato del Pdl sul Trc, sono improponibili. Non è pensabile poter adottare iniziative simili per opere tra l'altro già realizzate e per acrobatici spostamenti di risorse già impegnate e utilizzate.
E ancora una volta non vedo perché qualità dell'acqua e qualità dell'aria dovrebbero essere due impegni in concorrenza fra loro. Noi del PD e i nostri amministratori stiamo lavorando seriamente su entrambi i fronti, che riguardano non solo la città di Rimini, ma la sostenibilità ambientale e la qualità della vita dell'intera riviera.
Emma Petitti

“Il Trc, prima i fatti e poi...il garbino”
Come spesso accade, a Rimini tutte le scelte possono essere rimesse in discussione, anche quelle strategiche.  Avvezzi a combattere il garbino, siamo un po come l'acqua del mare: sempre agitati.
Spostiamo la ferrovia a monte "sa vot che sea" (cosa vuoi che sia). Il Trasporto Rapido Costiero o Metropolitana di Costa non poteva essere esente da questa nostra innata indole a rimettere tutto in discussione. Un'opera ritenuta strategica per dotarci di un moderno sistema di trasporto collettivo capace di trasportare migliaia di viaggiatori al giorno in un territorio a forte vocazione turistica, congressuale e fieristica, la cui realizzazione è in atto nel primo stralcio da Rimini a Riccione. L'intervento è stato previsto in tutti i livelli di pianificazione territoriale, ed è stato inserito nei decreti ministeriali relativi alle infrastrutture. Il costo dell'opera, pari a circa 100 milioni di euro è finanziato per il 60% dallo Stato, dalla Regione e da un finanziamento della Agenzia per la Mobilità, mentre il Comune di Rimini e di Riccione hanno impegnato risorse rispettivamente per  15 milioni e 6,2 milioni di euro Secondo taluni, oggi questa opera sarebbe superata, troppo costosa,  insomma
da fermare destinando le risorse a opere ben più importanti e urgenti per il territorio riminese. Tra quei taluni vanno annoverati coloro i quali sino all'altro ieri, in veste istituzionale, suonavano tromba, trombone, grancassa, zufolo e dirigevano l'orchestra. L'On Sergio Pizzolante sarebbe addirittura già al lavoro per predisporre un atto che consenta di fermare l'opera e di destinare le risorse , in  accordo con lo Stato, ad altri interventi prioritari come accaduto nel  caso di Parma e anche  di Bologna. Lo stesso On Pizzolante rincara la dose dando per certo che i costi lieviterebbero a 150 milioni di euro e gli stessi costi di gestione sarebbero pesantemente in perdita. A questo punto penso sia il caso di analizzare quanto accaduto a Parma e Bologna.
PARMA -  Nel dicembre 2004 il CIPE approva il progetto preliminare per la realizzazione della metropolitana di Parma. Costo 305 milioni di cui 172 a carico dello Stato e i restanti del Comune di Parma. Nel 2006 il CIPE approva il Progetto definitivo che viene controfirmato dalla Regione Emilia-Romagna e nell'aprile 2008 aggiudica i lavori. Il progetto della metropolitana parmense prevedeva 24 milioni di potenziali passeggeri annui (occhio! Parma ha 180.000 
abitanti!) poi scesi ai più abbordabili 8,5 milioni. Scoppiano le polemiche e nel 2010, col decreto legge n 40 poi convertito in legge, lo Stato revoca il finanziamento considerando l'opera NON PIU?
STRATEGICA, nonostante questa importante  opera fosse stata inserita nella Legge Obiettivo, successivamente a quella riminese. Lo stesso decreto stabilisce di destinare il 50% del finanziamento statale al fondo per le infrastrutture portuali(Parma non ha né mare né porti!) e stabilisce di accantonare 13,7 milioni di Euro per l'indennizzo alle imprese aggiudicatarie. E così l'opera viene cassata e fra progettazioni, indennizzi, cause, credo ancora pendenti, si arriva fra i 30-40 milioni.
BOLOGNA-  Il progetto della metropolitana di Bologna  viene varato in accordo fra  Regione, Stato, Provincia e Comune di Bologna. Costo stimato in 388 milioni di cui sei dalla regione, 267 dallo Stato e i restanti in capo al Comune. Anch'essa inserita nella legge obiettivo del 2001, nel 2004 il Comune approva il Progetto definitivo. Il 1° Agosto 2007 il CIPE approva il contributo e il 31 Luglio 2009 approva il Progetto definitivo con un ulteriore finanziamento di 35 milioni. Successivamente il Comune di Bologna, chiede di rivedere il progetto iniziale  in accordo con provincia e regione e propone una nuova soluzione che viene accettata dal ministero. Il 15 novembre 2011 il Ministero conferma il finanziamento decurtandolo di 35 milioni. In sostanza Bologna ha modificato il progetto ma l'opera va avanti.
Ma veniamo a noi: il TRC di Rimini è in corso di realizzazione, è un'opera strategica che ha superato il vaglio di tutte le amministrazioni e le relative approvazioni, il cui costo di realizzazione grava  in minima parte sui comuni di Rimini e Riccione. Perché fermarlo? Perché adesso le priorità sarebbero altre? Perché lo Stato permetterebbe di destinare altrove le risorse? E chi pagherebbe  i danni? Non si ravvisano danni erariali, o si pensa di  far dichiarare anche questa opera non  più strategica come nel caso di Parma con una legge? Vogliamo ricordare le squadre in campo per realizzare il TRC  compreso l'ultimo candidato sindaco del centrodestra favorevole al TRC? Oppure vogliamo aprire una discussione vera sul tema della riorganizzazione del TPL, della mobilità e dei parcheggi che comporterà la messa in funzione del TRC e approfondire meglio i costi gestionali? E le 15 fermate possono essere organizzate con adeguati servizi che potrebbero avere anche una gestione che in parte contribuirà ad abbattere i costi di gestione. Ma non voglio neppure sfuggire ad una insidiosa obiezione, quella della destinazione di risorse adeguate per la salvaguardia della balneabilità e dell'adeguamento della rete fognaria di Rimini. Credo non possa sfuggire a nessuno che il Comune di Rimini si è dotato di un Piano regolatore delle Fognature con interventi in parte realizzati, e altri in corso o presto avviati per circa 60 milioni di euro. Il piano prioritario per la salvaguardia della balneazione, che verrà definito a breve come preannunciato dal Sindaco, continuerà con rigore in questa direzione e credo che l'impegno che tutti dovremo profondere debba essere quello di intercettare risorse anche a livello nazionale ed  europeo, visto che Rimini è stato capofila del progetto SAWWATACA cofinanziato dall'Europa. Penso che lo sforzo che oggi  dobbiamo affrontare è proprio quello di sostenere ed assecondare lo sforzo sui cui il Comune di Rimini si sta impegnando. Su questo, in  raccordo con le istituzioni locali, profonderò insieme alla collega Emma Petitti tutto  l'impegno  augurandomi di trovare anche la disponibilità degli altri parlamentari locali.
Tiziano Arlotti



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