Caro iscritto, cara iscritta,
la visita del ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri il 17 novembre a Rimini, in occasione della Giornata della legalità promossa dalla Prefettura, è l'occasione per ritornare sul tema del decreto legge sul riordino delle Province approvato dal Consiglio dei Ministri. Il provvedimento non ha infatti sciolto dubbi né rimosso l'incertezza sul destino di importanti funzioni e servizi e degli uffici periferici dello Stato sul nostro territorio. Per questo insieme a tutti gli enti interessati, dalla Regione ai sindaci dei nostri comuni, continueremo ad affrontare la questione nel merito e sfrutteremo tutte le possibilità concesse dalle norme oggi in vigore per mantenere a Rimini e nel suo territorio i presidi di sicurezza e i servizi che riteniamo fondamentali.
Con il decreto legge del 31 ottobre lo Stato ha aperto, ad esempio, a “forme di consultazione e raccordo con gli enti locali interessati ai fini di una funzionale allocazione degli uffici periferici delle amministrazioni statali”. Qui faremo la nostra parte, perché quando parliamo di organi periferici indichiamo la Prefettura e la Questura, ma anche Agenzia delle entrate, l'Agenzia del territorio e l'Agenzia delle dogane. Tutti presidi fondamentali per questioni cruciali per l'area riminese come il controllo del territorio, la sicurezza, la legalità fiscale, la lotta all'evasione. Parliamo anche dell'Ufficio scolastico (ex Provveditorato) e del Centro per l'impiego, punto di riferimento importante per la formazione e per l'incontro fra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in un mercato a forte caratteristica stagionale e dei servizi come quello riminese.
Allo stesso modo, ci attiveremo in tutte le sedi opportune per tutelare la presenza sul territorio sia delle Forze dell'ordine, sia della Camera di commercio, sia dei nostri presidi sanitari, che rappresentano un'eccellenza a livello regionale.
Le preoccupazioni sono numerose, ma siamo impegnati ad affrontare i problemi che il riordino ci pone senza fare proclami. Sin dall'estate abbiamo aperto il confronto con i nostri amministratori, con la Regione e gli altri territori romagnoli sul riordino e il nostro impegno nelle prossime settimane sarà quello di continuare a lavorare con tutti per il mantenimento dello standard elevato dei servizi che l'area vasta Romagna oggi possiede, senza indulgere in campanilismi, per il bene delle nostre comunità.