Caro iscritto, cara iscritta,
dalla crisi è possibile uscire insieme riunendoci come Paese, riunendo il nord e il sud, il lavoro e l’impresa, i padri, le madri e i figli. Occorre il coraggio della mitezza, di andare oltre al nostro dibattito interno e a quello tra la coalizione di centro sinistra e il dialogo con i moderati, lanciando la sfida del PD come forza nata per governare, del centrosinistra affinché superi paure e reticenze e di tutti i riformisti di questo Paese, in quanto il riformismo è l’unico antidoto al populismo a cui è antitetico.
Occorre ridare speranza al Paese affinché superi le incertezze del futuro aggiungendo al rigore, all’austerità e alla revisione della spesa pubblica un'altra parola: equità sociale.
Dobbiamo però ritrovare anche un'altra parola: riscatto, il riscatto del Paese, che nasce dalla propria storia e capacità creativa, il riscatto degli onesti, il riscatto di chi vuole avere pari opportunità investendo sulle capacità di ricerca e innovazione, abbattendo rendite corporative eresistenze interessate.
Dobbiamo poi recuperare un'ulteriore parola: lavoro, in modo che l’articolo 1 della nostra Costituzione, che afferma che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, non sia un'affermazione priva di realtà.
E occorre aggiungere al lavoro un altro termine: dignità, in quanto il lavoro è l’unicaprecondizione per tornare ad essere cittadini, con diritti e doveri e con dignità.
Occorre fiducia, quella fiducia che solo la buona politica può restituire. Abbiamo iniziato assieme questo percorso che ultimeremo con la vera sfida post-primarie, quella delle elezioni politiche 2013. Ora l’Italia può dire di incamminarsi verso il superamento del berlusconismo voltando pagina, con la speranza di scrivere assieme il destino di un Paese migliore e più vicino all’Europa.
Emma Petitti
segretario provinciale PD Rimini