"Non posso che essere contento se Fioroni si candiderà alle primarie del Partito Democratico, significa che saranno primarie vere, aperte a tutti, e ognuno potrà scegliere il candidato in cui si riconosce di più. Ma ciò che il PD non può permettersi è di continuare a ignorare un tema, quello di creare un istituto giuridico che regolamenti le convivenza delle coppie dello stesso sesso, su cui il nostro Paese è in grave ritardo ed è già stato sollecitato da tempo dall’Unione Europea e anche dalla Corte Costituzionale".
"Il 14 giugno si riunirà il comitato diritti del partito per concludere un lavoro iniziato più di un anno fa e la nostra proposta sarà formalizzata. Giuseppe Fioroni è membro del comitato e, anche se fino ad oggi non ha mai partecipato, attendiamo il suo contributo con spirito costruttivo. La sfida, infatti, non è tra Bersani e Fioroni ma tra il PD e gli elettori democratici che considerano un semplice fatto di civiltà fare in modo che le coppie stabili del medesimo sesso possano finalmente godere di diritti e doveri normali. Possiamo avere punti di vista diversi sul “come”, sulla forma giuridica da dare a questo diritto, ma certamente non sul 'se' ".