PD

Il portale del Partito Democratico di Rimini

Per registrarti accedi alla sezione dedicata all'Albo degli elettori/elettrici del PD

Per iscriverti o rinnovare l'adesione al PD di Rimini accedi alla sezione tesseramento

  Home |  Trasparenza  |  Il Partito  |  Circoli  |  Il PD nelle Istituzioni  |  Rassegna Stampa  |  Materiali  |  Contatti  |  Circoli  |
Feed RSS 
Partito Democratico - Rimini
  giovedi 25 aprile 2024 Partito Democratico Rimini
| Politiche 2013 | Amministrative 2013 | Area Feste | Iniziative ed eventi | Conferenza Donne | Giovani Democratici | Link |
I Sindaci e il Partito democratico della provincia di Rimini per un vero riassetto federalista del Paese

28 maggio 2012

Pubblicato in: Comunicati Stampa

Anticipando la manifestazione indetta dall'Anci a Venezia il 31 maggio, noi Sindaci del Partito democratico della provincia di Rimini rilanciamo oggi le nostre richieste al Governo e rivendichiamo un vero federalismo municipale.



Noi Sindaci del PD manifestiamo in favore della crescita e dello sviluppo del Paese e chiediamo al Governo di favorire scelte economico-finanziarie che puntino sui Comuni, gli enti più vicini ai cittadini e in cui vengono riposte, soprattutto in questo periodo di crisi, le maggiori aspettative da parte di chi ha bisogno di sostegno.



 



Esortiamo il Governo ad una svolta effettiva sulle questioni e proposte da noi sollevate:



 



         Restituire autonomia agli enti locali. No a questo federalismo al contrario, che toglie trasferimenti e risorse agli enti locali. E' il momento di affrontare il riassetto in senso federale del Paese, restituendo ai Comuni l'autogoverno, l'autonomia, il municipalismo vicino ai cittadini. I comuni, ora come non mai, sono protagonisti attivi e credibili delle politiche di contrasto alle nuove povertà insorgenti ed ultimo baluardo del sistema di welfare. Il neo-centralismo che ha caratterizzato l'ultimo decennio e che ha privato i Sindaci di autonomia decisionale sia in fatto di politiche delle entrate, che di politiche della spesa, sta paralizzando l'intero paese in una morsa la cui prima tenaglia è l'incapacità di far ripartire l'economia a causa dei meccanismi perversi del patto di stabilità. La seconda tenaglia è l'impossibilità di fronteggiare la crisi che sta colpendo troppe famiglie anche volendo pensare ad una logica di cooperazione istituzionale. Nel concreto si chiede quindi una svolta in senso federalista dello stato, compiuto e non di facciata, senza ulteriori esitazioni e che preveda i Comuni al centro di tale riforma.



         Un nuovo patto di stabilità che distingua gli enti virtuosi e consenta a chi governa i Comuni di dare risposte rapide ed efficaci ai bisogni della propria comunità. Chiediamo al Governo una moratoria di almeno 24 mesi per liberare le risorse che i Comuni possono mettere al servizio del Paese, di restituire e di valorizzare l’autonomia virtuosa dei comuni: quella che può radicare nei nostri territori e moltiplicare gli sforzi per la ripresa del Paese. L'effetto tangibile del patto di stabilità concepito anche sugli investimenti, ha bloccato sine die tante opere necessarie alle nostre comunità, molte improrogabili. Come secondo effetto, altrettanto nefasto, ha provocato anche il venir meno alle nostre aziende di tantissimo lavoro. Quel lavoro che consentiva loro di pagare gli stipendi a molti cittadini e di non dover ricorrere alla C.I.G.



Visti e misurati gli effetti devastanti di questa formulazione del patto di stabilità e gli effetti altamente depressivi sul tessuto produttivo e sociale, siamo a chiederne la totale revisione in breve tempo, ma visto che non si può indugiare oltre, nel frattempo, almeno una moratoria di un paio di anni. Se il governo non affronta il nodo della crescita a partire da questo, ogni altra azione sarà inutile o quantomeno tardiva.



         Cambiare natura e contenuti dell’IMU. L’IMU è stata calata sulla testa degli amministratori locali spacciandola per una “tappa”. In realtà toglie autonomia e soprattutto chiede ai sindaci di riscuotere l'imposta trasformandosi in esattori nei confronti dei cittadini: l'IMU incassata andrà infatti per la maggior parte allo Stato che, per contro, ha diminuito del 75% i trasferimenti ai Comuni. Le imposte che servono a pagare i servizi comunali devono essere distinte da quelle che servono a sostenere le funzioni statali . Come logica conseguenza delle richieste avanzate, non può che esservi quella secondo cui, già a partire dal 2013, l'Imu sia restituita come formulazione e come gettito interamente ai Comuni. Tutto ciò sarà possibile solo se il paese avrà superato la fase critica dei conti pubblici, il che, appare del tutto evidente,  non può prescindere da una nuova spinta verso la crescita. Ecco perché dal combinato disposto delle azioni sul patto di stabilità e sulla svolta federalista, si può pensare ad una riparametrazione al ribasso dell'Imu e ad un suo utilizzo a beneficio delle comunità locali, ma nel contempo a vantaggio dell'intero paese.







segui le foto della manifestazione su facebook

 



I sindaci del Partito democratico della Provincia di Rimini



Rimini, 28 maggio 2012





TAGS:
comunicati stampa |  federalismo |  sindaci |  fascia |  tricolore |  imu |  patto |  stabilità | 

Bookmark and Share



Iscriviti al PD
Agenda Appuntamenti
Visualizza: 11 feste »  
Ricerca nel sito
»

comunicati stampa attualità giovani democratici pd iniziative ed eventi rimini petitti attualità
Link utili
   - Privacy Policy
Il sito web di PD Rimini non utilizza cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie strettamente necessari per la navigazione delle pagine e di terze parti legati alla presenza dei "social plugin". Per saperne di più Accetto