Artisti, operatori, addetti ai lavori, rappresentanti di associazioni, organizzazioni ed enti della cultura hanno riempito ieri sera la sala del Buonarrivo in occasione dell'incontro pubblico promosso dal Partito democratico di Rimini con Massimo Mezzetti, assessore alla cultura della Regione Emilia-Romagna, e le realtà del territorio riminese. Presenti il segretario provinciale del PD Rimini Emma Petitti e, tra gli altri, i sindaci Andrea Gnassi, Massimo Pironi e gli assessori alla cultura dei Comuni di Rimini, Cattolica e Misano. Nel pomeriggio l'assessore Mezzetti aveva partecipato a San Leo all'appuntamento del ciclo "Valmarecchia 2020" dedicato alla valorizzazione della cultura del territorio, insieme ad amministratori locali, operatori e cittadini.
Il dibattito riminese è stato l'occasione per fare il punto sullo “stato dell'arte” del settore e per rilanciare il legame fra cultura e turismo come elemento fondamentale dello sviluppo e per il superamento della crisi. Fra associazioni, enti, fondazioni e organizzazioni, il mondo culturale rappresenta nel complesso una delle più grandi aziende del territorio. “Dalla crisi si esce rimettendo al centro la cultura. La cultura rappresenta il 4,5% del Pil in Italia – ha sottolineato Mezzetti -. A fronte di risorse statali nettamente decurtate, diventa più che mai importante unire cultura e turismo: in 10 anni il turismo culturale è incrementato dall'11 al 33% in regione e sommando cultura e turismo si arriva al 20% del Pil”.
L'economia della cultura è secondo l'assessore una delle tre priorità su cui lavorare. “Lo sviluppo si gioca sull'economia dell'ambiente, l'economia della salute e l'economia della cultura e creatività. Occorre superare la frammentazione e sviluppare maggiormente una politica di integrazione tra pubblico e privato, tra istituzioni, enti, organizzazioni e assessorati. Lavorare in rete ha un valore che non solo permette di affrontare la crisi economica, ma anche di allontanare il rischio di mortificazione della cultura nel nostro paese”.