"La situazione è drammatica, le previsioni inquietanti. Il ritratto dell'economia riminese che emerge dal rapporto realizzato da Camera di Commercio e Fondazione Carim è quello di un malato che ha dato segni di ripresa più deboli delle attese, con una prognosi di completa guarigione non prima del 2014. E non illudiamoci: recuperi dello "zero virgola" non bastano.
E' superfluo ricordare anche che la ricetta per la guarigione non può essere locale, visto che l'epidemia è su scala molto più vasta. Nonostante questo, proprio dal livello locale la politica può e deve riaffermare il proprio ruolo. Che è triplice: agire, pianificare, spronare.
Agire. Lo stiamo facendo con la stesura dei bilanci comunali. I nostri Comuni sono costretti a presentarsi ai cittadini come riscossori di imposte che saranno dirottate allo Stato e non saranno restituite al territorio e alle comunità in servizi e qualità urbana. Le amministrazioni locali in cui il Partito democratico è al governo stanno operando scelte responsabili, difficili e coraggiose per garantire il welfare, l'equità e la coesione sociale.
Agire significa anche fare sistema e favorire la collaborazione fra istituzioni, parti sociali, categorie economiche, imprese, associazioni. Per questo il Pd di Rimini convocherà prossimamente la conferenza economica del territorio, momento non solo di riflessione e di confronto con modelli positivi traducibili pure da noi, ma soprattutto di avvio di iniziative comuni per lo sviluppo e la crescita.
Pianificare. Se la crisi non si può aggredire solo a livello locale, si possono però creare condizioni più favorevoli per l'attività di cittadini e imprese. Il Pd propone perciò di elaborare, alla stregua di quanto già sperimentato in altre realtà, il Piano dei tempi e degli orari previsto dalla Legge 53/2000. Significherebbe contribuire a migliorare la qualità della vita e del tessuto urbano, attraverso una migliore organizzazione degli orari dei servizi, ma anche del
mondo della scuola, dei servizi privati commerciali e professionali, dei servizi di trasporto. Redatto attraverso un'attività di analisi ed ascolto dei portatori d'interesse (cittadini, enti, istituzioni, organizzazioni ed associazioni che "producono e/o gestiscono" gli orari) il Piano può offrire alle politiche temporali una nuova prospettiva di sviluppo per i prossimi anni.
Allo stesso modo la creazione di una piattaforma logistica dei trasporti agevolerebbe il lavoro delle nostre imprese, che nell'export e negli scambi con l'estero - va ricordato - hanno finora fatto registrare l'unico dato positivo.
Spronare. Due le priorità su cui non ci stancheremo mai di insistere. La prima, l'accesso al credito per le nostre imprese. Tutti gli indicatori e gli osservatori più autorevoli confermano che il problema esiste. Le imprese hanno bisogno di liquidità per i pagamenti e gli investimenti e le banche non possono continuare a stringere il credito e a pretendere contestualmente garanzie sempre più elevate. Seconda priorità, la riforma del patto di stabilità per consentire agli enti locali di sbloccare gli investimenti e i pagamenti alle imprese, i cui tempi hanno raggiunto livelli insostenibili. Credito e sblocco del patto, insieme alla necessaria semplificazione burocratica per dare tempi certi di risposta, darebbero al sistema economico quell'ossigeno indispensabile per salvaguardare, conseguentemente, l'occupazione e il benessere delle famiglie.
Tutto questo si deve inserire in un sistema territoriale che metta a fondamento del proprio funzionamento la legalità. Il Pd stimola alla collaborazione fra istituzioni, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, allo scambio di dati e informazioni, ad un'azione sempre più incisiva per il rispetto delle regole, il contrasto dell'evasione fiscale, la corretta distribuzione delle risorse. Chi ha di più deve dare di più, chi ha maggiore bisogno deve ricevere maggiore sostegno".
