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Finanziamenti alle imprese, liberalizzazioni e valorizzazione del territorio: ieri l'incontro del Pd sull'agricoltura per la ripresa e la crescita

6 marzo 2012

Pubblicato in: Comunicati Stampa

Potranno essere presentate dalla seconda metà di aprile le domande di finanziamento legate al Programma di sviluppo rurale per gli agricoltori che hanno subito danni per le recenti nevicate. E' una delle novità emerse dall'incontro "L'agricoltura per la ripresa e la crescita", organizzato ieri sera a Coriano dal Partito democratico della provincia di Rimini. Numerosi i coltivatori e allevatori presenti, accanto ai rappresentanti delle associazioni di categoria Cia, Coldiretti e Confagricoltura. Relatori Emma Petitti, Segretario provinciale Pd Rimini, Tiberio Rabboni, assessore all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, l'onorevole Sandro Brandolini, componente della Commissione agricoltura della Camera dei deputati, Juri Magrini, assessore alle Politiche agricole della Provincia di Rimini, Roberto Piva, consigliere Pd Regione Emilia-Romagna. Come sollecitato dalle organizzazioni agricole riminesi dopo l'eccezionale ondata di maltempo, la Regione ha richiesto all'Unione europea di attivare la misura 126 del Programma di Sviluppo Rurale, dedicata al ripristino del potenziale agricolo danneggiato da calamità naturali. Secondo le indicazioni emerse ieri sera, le domande per l'accesso alle risorse potranno essere presentate a partire dal 18 aprile.
Soddisfazione è stata poi espressa per le novità introdotte dal decreto liberalizzazioni, che affronta il problema dello squilibrio dei rapporti commerciali nelle filiere agroalimentari, prevedendo una serie di tutele a favore della parte contrattuale storicamente più debole, ovvero l'impresa agricola singola e associata. Sostenuto e condiviso dal Pd, l'articolo 62 ("Disciplina delle relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari") prevede alcune norme per migliorare il funzionamento del settore: l'obbligo della forma scritta per i contratti che abbiano ad oggetto la cessione di beni agricoli ed alimentari; il divieto di comportamenti sleali nei rapporti di filiera; la fissazione di termini di pagamento congrui e diversificati per le cessioni dei prodotti alimentari non deteriorabili e per quelli deteriorabili e l'introduzione di pesanti sanzioni amministrative da 500 fino a 500mila euro.
Oltre all'articolo 62 sulle relazioni commerciali, il decreto contiene altri importanti provvedimenti legislativi come i contratti di filiera per il rilancio degli investimenti nel settore agroalimentare, il Fondo credito per fornire un sostegno all'accesso al credito delle imprese agricole, e la dismissione dei terreni demaniali, per cui in particolare il Pd propone la possibilità di affittarli, e non solo venderli, ai giovani imprenditori agricoli.
L'assessore Juri Magrini nel suo intervento ha sottolineato che sono diversi i fronti d'azione per lo sviluppo delle aziende agricole del territorio, tra cui "la promozione e valorizzazione dei nostri prodotti, la multifunzionalità (agriturismo, fattorie didattiche, produzione di energia da fonti rinnovabili...), le forme di vendita diretta dei prodotti agroalimentari. Occorrerebbe inoltre concretizzare la costituzione di una Organizzazione di produttori orticola in provincia di Rimini e studiare e valutare sinergie di valorizzazione del Caar. Naturalmente non mancherà il sostegno della Provincia al Consorzio Agrifidi Uno, organismo indispensabile di intermediazione tra le imprese agricole e gli istituti bancari in particolare per le aziende recentemente danneggiate dal maltempo".
L'appuntamento di ieri rientra nella serie di incontri e riunioni che il Pd di Rimini sta organizzando con gli imprenditori, le organizzazioni professionali, la cooperazione e le associazioni dei diversi comparti economici riminesi. "L'agricoltura è una delle leve su cui agire per favorire la ripresa e la crescita, e il Pd propone una politica agricola che abbia al centro l'impresa e la sua competitività - ha sottolineato Emma Petitti - L'agricoltura, l'ortofrutticolo, il vitivinicolo, l'allevamento rappresentano comparti non solo di grande rilievo produttivo e occupazionale, con un importante indotto economico, ma anche fondamentali per la salvaguardia dell'identità del nostro territorio, per la tutela dell'ambiente e del paesaggio, per la ricchezza di un'offerta turistica fatta di ruralità, tipicità delle produzioni agricole e di un'enogastrononia di eccellenza".

I dati
Analizzando i dati provvisori del 6° Censimento Generale del 2010 in Provincia di Rimini si registra un processo pluriennale di concentrazione dei terreni agricoli e degli allevamenti in un numero sensibilmente ridotto di aziende. L'effetto delle politiche comunitarie e dell'andamento dei mercati, ha determinato anche nel nostro territorio, l'uscita di piccole aziende dal settore, favorendo la concentrazione dell'attività agricola e zootecnica in unità aziendali di maggiori dimensioni, determinando una struttura aziendale media più vicina a quella regionale e nazionale.
Rispetto al precedente censimento (anno 2000) nella provincia di Rimini si verificata una riduzione del 42,7% (contro il 31% registrato a livello regionale e il 32,2% a livello nazionale) del numero di aziende (attualmente 4.444 aziende ) che ha dato origine alla conseguente diminuzione del 18,3% della superficie agricola utilizzata SAU (contro un decremento del -5,5% nel territorio regionale e del -2,3% dell'intero territorio nazionale).
La coltivazione della vite, che ha sempre avuto un ruolo importante nell'economia agricola, è diminuita del 22,8% dal 2000 attestandosi intorno agli attuali 2.450 ettari. Situazione che è stata ben rappresentata nel recente Forum Nazionale Vitivinicole di dicembre e che trova la sua principale motivazione nel crollo dei prezzi delle uve degli ultimi anni dove i costi di produzione superano ampiamente le entrate.
Il comune di Coriano resta una delle realtà agricole provinciali più importanti. Si trova al terzo posto in Provincia sia per quanto riguarda il numero delle aziende (428) che per la SAU (2.929 ettari), con una riduzione delle aziende (- 30,7%) e della SAU (- 8,6%) minore rispetto al resto della Provincia. Coriano è una realtà importante anche per gli investimenti, diverse aziende sono state finanziate con il PSR con la Misura 121 (13 aziende con 3,7 milioni di investimenti e 1,4 milioni di contributi) e con la misura 112 (aiuti per il primo insediamento) con 4 aziende e 150.000 euro di aiuti. Anche la Misura 311 azione 1 (Aiuti alle aziende agrituristiche) ha visto 4 aziende di Coriano finanziate per circa 300.000 euro di contributi. Da segnalare l'importanza delle aziende vitivinicole (una decina) che da diversi anni si distinguono a livello locale, nazionale ed internazionale per la qualità dei prodotti e che hanno investito notevoli risorse finanziarie ed umane per raggiungere risultati di eccellenza.



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