PD

Il portale del Partito Democratico di Rimini

Per registrarti accedi alla sezione dedicata all'Albo degli elettori/elettrici del PD

Per iscriverti o rinnovare l'adesione al PD di Rimini accedi alla sezione tesseramento

  Home |  Trasparenza  |  Il Partito  |  Circoli  |  Il PD nelle Istituzioni  |  Rassegna Stampa  |  Materiali  |  Contatti  |  Circoli  |
Feed RSS 
Partito Democratico - Rimini
  martedi 23 aprile 2024 Partito Democratico Rimini
| Politiche 2013 | Amministrative 2013 | Area Feste | Iniziative ed eventi | Conferenza Donne | Giovani Democratici | Link |
Napolitano: «I leader europei sono in affanno»

4 gennaio 2012

Pubblicato in: Attualità

Roma - Dopo il ‘45 e l´89 «siamo ora giunti, in special modo in Europa, a un terzo appuntamento con la storia: quello del calare il nostro processo di integrazione nel contesto di una fase critica della globalizzazione» e questa volta «le leadership europee appaiono in grande affanno a raccogliere la sfida». È un passaggio, pubblicato oggi da Repubblica, della lettera che Giorgio Napolitano ha inviato al direttore di Reset e il cui testo integrale sarà pubblicato sul prossimo numero della rivista ed è già online sul suo sito web.

Il presidente della Repubblica analizza la lezione di Einaudi e riflette sulla domanda
dello storico inglese Tony Judt sui giganti di un tempo e i pigmei di oggi nella politica europea. Nella «crisi incalzante dell'euro», scrive Napolitano, le leadership europee oggi «appaiono palesemente inadeguate anche a causa di un generale arretramento culturale e di un impoverimento della vita politica democratica, che hanno congiurato nel provocare fatali ripiegamenti su meschini e anacronistici orizzonti e pregiudizi nazionali».

«Particolarmente acuta - aggiunge - è oggi per le forze riformiste l'esigenza di perseguire nuovi equilibri, sul piano delle politiche economiche e sociali, tra i condizionamenti ineludibili della competizione in un mondo radicalmente cambiato e valori di giustizia e di benessere popolare, divenuti concrete conquiste in termini di diritti e garanzie attraverso la costruzione di sistemi di Welfare State in Italia e in Europa».

«Con i Trattati di Roma del 1957 e la nascita del Mercato Comune
- prosegue -, furono riconosciuti e assunti dall'Italia i fondamenti dell'economia di mercato, i principi della libera circolazione, le regole della concorrenza; quelle che ancor oggi vengono denunciate come omissioni o come chiusure schematiche proprie della trattazione dei `Rapporti economici´ nella Costituzione repubblicana, vennero superate nel crogiuolo della costruzione comunitaria e del diritto comunitario».

«Ora che a minare la sostenibilità di quella grande e irrinunciabile conquista
che è stata la creazione dell'euro concorre fortemente la crisi dei debiti sovrani di diversi Stati tra i quali l'Italia, è diventata ineludibile una profonda, accurata operazione di riduzione e selezione della spesa pubblica, anche in funzione di un processo di sburocratizzazione e risanamento degli apparati istituzionali e del loro modus operandi. Tale discorso non può non investire le degenerazioni parassitarie del `Welfare all'italiana´, rifondando motivazioni, obiettivi e limiti delle politiche sociali, ovvero rimodellandole in coerenza con l'epoca della competizione globale e con le sfide che essa pone all'Italia».


TAGS:
attualità | 

Bookmark and Share



Iscriviti al PD
Agenda Appuntamenti
Visualizza: 11 feste »  
Ricerca nel sito
»

rimini giovani democratici iniziative ed eventi attualità pd attualità comunicati stampa petitti
Link utili
   - Privacy Policy
Il sito web di PD Rimini non utilizza cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie strettamente necessari per la navigazione delle pagine e di terze parti legati alla presenza dei "social plugin". Per saperne di più Accetto